Sono tre i grandi amori della sua vita: la famiglia, la professione e l’Africa. Proprio per l’Africa da anni ormai spende il suo cuore colmo di generosità e di professionalità perché è un cardiochirurgo di fama nazionale ed oltre. Parliamo di Giovanni Ruvolo, riberese di origini, dal 2014 direttore dell’unità complessa di cardiochirurgia dell’università Tor Vergata di Roma, il quale ogni anno trascorre le sue vacanze come benefattore, con i volontari dell’associazione onlus «A cuore aperto», costituita nel 2001, e con un nutrito gruppo di medici volontari, in Tanzania dove è impegnato ad Ipogolo, un villaggio nei pressi di Iringa, nel centro-sud della nazione africana, presso la missione cattolica “Comunità Cristiani nel Mondo” e in collaborazione del vescovo di Iringa mons. Tarcisio Mgalelakumtwa. In Africa, dove il cardiochirurgo e i suoi colleghi vanno quasi ogni anno, con oltre 10 ore di volo e con altrettante ore di viaggio in pullman o in auto per raggiungere Ipogolo, l’associazione, coordinata da Margherita La Rocca, psicologa e docente, moglie di Giovanni Ruvolo, dal 2005 è artefice di iniziative socio-sanitarie ed umanitarie gratuite e di sostegno all’istruzione e alla formazione soprattutto dei ragazzi.
«Crediamo fermamente che la sanità sia un diritto per tutti, anche per i più poveri, per quelli che non possono arrivare in posti lontani per curarsi – ci dice da Roma il prof. Ruvolo, già artefice di migliaia di interventi cardiochirurgici e in particolare nel 2015 dell’impianto di una valvola biologica mitralica per via transcatetere a cuore battente – è un momento particolarmente delicato in tutta Europa, c’è un rifiuto netto dei migranti, di coloro che arrivano particolarmente in Italia e in Sicilia perché fuggono da paesi africani. Lottiamo per il diritto alla salute, alla solidarietà sociale e per la libertà». L’associazione, con il progetto «Un cuore per Ipogolo» ha contribuito alla ristrutturazione del dispensario della «Comunità Cristiani nel Mondo» che è dotato di un ambulatorio di cardiologia, attrezzato con due ecografi, donati del professore tedesco Bernard Mumm. Sono stati acquistati apparecchi per emocromo, per esami ematochimici e alcuni elettrocardiografi e anche un terreno adiacente per un ampliamento del dispensario. E’ in piena attività il progetto «Running doctors» perché, in attesa che si formino in loco medici ed infermieri, dato che la gente non può raggiungere gli ospedali lontani, l’associazione ha pensato di portare la salute, la prevenzione e le cure nei villaggi e nelle missioni sparse nella vasta regione.
I Lions Club della IX circoscrizione Sicilia, provincia di Agrigento, hanno invece donato 30 mila euro con i quali è stato acquistato un fuori strada Toyota che permette ai dottori volontari, Giovani Ruvolo, Margherita La Rocca, Paride Giannantoni, Andrea Farinaccio, Amedeo Vaccaro, Linda Pisano, al giornalista Calogero Giuffrida e ad altri medici del tutto volontari, di raggiungere con il mezzo i villaggi sperduti della Tanzania del Sud, percorrendo ogni volta circa 2000 chilometri con oltre 250 elettrocardiogrammi ed ecocardiogrammi realizzati. E’ pronta, realizzata dalla «Comunità Cristiani nel mondo» la nuova scuola materna ad Ihimbo, nel distretto di Kilolo, per la bontà di tanti agrigentini, ma soprattutto grazie alla donazione di mons. Calogero Lupo, già parroco della chiesa di San Vito di Agrigento e della sua famiglia. Don Saverio Pititteri ha seguito i lavori.
«La scuola materna – dice – ospiterà 80 alunni, 40 maschi e 40 donne, ed è stata già costruita pure una casa per le suore». «Con l’associazione – precisa il cardiochirurgo Giovanni Ruvolo – contribuiremo all’acquisto degli arredi, banchi, sedie, cattedre, arredi per il refettorio e per la casa delle suore. Continuano ad arrivare donazioni di imprese, aziende, associazioni, gruppi di volontariato, medici e di operatori della sanità, comuni cittadini e tanti giornalisti che hanno diffuso ampiamente le iniziative dell’associazione, fondata a Favara da madre Margherita Riolo e da mons. Giuseppe Di Marco». Grazie all’intervento della Rotary Foundation, c’è il progetto di ampliamento del dispensario di Ipogolo. L’avv. Giovanni Vaccaro di Sciacca, past governatore e presidente della commissione distrettuale del Rotary, si sta adoperando in tal senso. Il «Progetto studenti» conta oggi 250 ragazzi, infermieri, tecnici di laboratorio, medici, archivisti che sono sostenuti economicamente in parte dall’associazione e in parte da singoli benefattori che prendono in adozione gli studenti per tutta la durata del corso di studi.
Si può donare il 5 per mille all’associazione «A cuore aperto», codice fiscale 97172180826 oppure altre offerte possono essere indirizzate a «Un cuore per Ipogolo» sul conto corrente postale n. 58891946 oppure al conto corrente bancario IT 12T0200883140000103513256. «Il sogno che vorremmo realizzare al più presto – ci dice Giovanni Ruvolo – è la realizzazione di un poliambulatorio, accanto al vecchio dispensario, un centro sanitario in cui si possa fare gratuitamente formazione e prevenzione sanitaria, specialmente per combattere l’AIDS, flagello del centro-sud della Tanzania». Singolare la considerazione del radiologo volontario Lillo Restivo: «L’unica paura da avere quando vieni in Africa – precisa – è l’amore, è strabordante. La differenza tra noi e loro è sostanziale: noi cosiddetti bianchi, ospiti della loro terra, veniamo venerati; viceversa noi, nella nostra terra, in Europa, li respingiamo e spesso li insultiamo».
Articolo di Enzo Minio pubblicato sul quotidiano LA SICILIA
Comments are closed.