Narra la leggenda che la nascita del celebre omino Michelin si debba far risalire al 1894, quando all’Esposizione Universale e Coloniale di Lione, vedendo una pila di pneumatici disposti artisticamente, Édouard Michelin ebbe un’intuizione “Guarda, con un paio di braccia in più sembrerebbe un omino!”
Questa è la frase che fece nascere, nel 1898, l’Omino Michelin. Sarà l’artista Marius Rossillon, conosciuto con il nome d’arte di O’Galop, a realizzare il personaggio che da allora accompagna generazioni di viaggiatori in tutto il mondo, rendendolo protagonista di uno straordinario manifesto dal titolo “Nunc est Bibendum” (“Adesso bisogna bere”), in cui cita l’Ode di Orazio (I, 37) per dire che il pneumatico Michelin “beve” l’ostacolo.
L’Omino Michelin suscita subito simpatia e comincia ad apparire su ogni canale pubblicitario, impegnato a fornire informazioni tecniche relative all’uso corretto del pneumatico.
O’Galop fu il primo a dar vita all’Omino Michelin, ma Bibendum acquisisce una personalità umana forte, divertente ed estroversa anche grazie ad altri grandi nomi del mondo della pubblicità e dei manifesti, come Hautot, Grand Aigle, Riz, Cousyn e René Vincent, ognuno dei quali gli conferisce il proprio stile e le proprie idee, sviluppando forme e design diversi.
Ma per rendere l’Omino Michelin facilmente riconoscibile per tutti, è necessario uniformarne l’immagine. L’impresa è facilitata quando, negli anni Venti, gli artisti dediti a Bibendum lavorano nello studio grafico Michelin. Con un numero ben preciso di pneumatici come struttura per il corpo e forme definite, a poco a poco l’Omino Michelin diventa il personaggio conosciuto in tutto il mondo: sorridente, gentile, protettivo e vivace, pronto ad aiutare ogni viaggiatore e a risolvere ogni suo problema.
Lo sviluppo dell’Omino Michelin dice molto della storia dell’industria dell’automobile. All’inizio, i suoi tratti rispecchiano quelli dell’unica classe sociale che poteva permettersi i nuovi mezzi di trasporto (monocolo, sigaro, anello con sigillo, gemelli). Con la diminuzione dei prezzi delle automobili, ormai più accessibili, l’Omino Michelin abbandona gli accessori, diventando per tutti il compagno di viaggio amichevole e ideale.
La carriera di Bibendum a livello internazionale comincia molto presto. Conosciuto in tutto il mondo sin dagli anni Venti, il suo successo continua a crescere fino ad essere sancito dal massimo tributo ricevuto nel 2000, quando viene riconosciuto miglior logo di tutti i tempi da una giuria di esperti del Financial Times. Quello stesso anno, l’Omino Michelin assume un design high-tech in 3D, che ne sottolinea la predisposizione per l’innovazione e la tecnologia.
Fedele a se stesso nell’indole e negli obiettivi, per essere sempre più in linea con i tempi e immediatamente riconoscibile dai viaggiatori di ogni epoca, l’Omino Michelin non ha mai smesso di mutare aspetto. Nel 2000, l’Omino Michelin viene votato miglior logo di tutti i tempi dal Financial Times e nello stesso anno diventa un personaggio in 3D.
Il Bibendum del 1898 e l’Omino Michelin di oggi si stringono la mano: è il segno della continuità degli obiettivi di Michelin ieri, oggi e domani. La composizione è opera di Mostapha El Oulhani, designer del pneumatico concept Vision.
Per il 120o compleanno dell’Omino Michelin, L’Aventure Michelin, un luogo unico, aperto a tutti, che custodisce e testimonia la storia e il patrimonio culturale del Gruppo, celebra l’evento con una mostra dedicata, fino al 31 dicembre 2018. » red
11 luglio 2018
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