Sull’Etna Dai Pennisi: macelleria con cucina

Ad accogliere gli ospiti è il sorriso della titolare di questo nuovo locale: Maria Concetta Pennisi, uno dei componenti del numeroso team dei Pennisi.
Il suo sorriso tradisce un non detto: “Benvenuti a casa”, la scritta che accoglie gli ospiti dello Shalai, il vicino relais, anch’esso della famiglia Pennisi, che di questo motto ha fatto un vero e proprio marchio di fabbrica.
“Dai Pennisi” è l’ultima creazione della famiglia di Linguaglossa: un moderno bistrot in cui la qualità della materia prima e dell’accoglienza sono il focus principale.
L’interior design è Lucia Papa, anche lei componente della famiglia Pennisi, già creatrice dello Shalai. Anche in questo caso è riuscita a creare un luogo moderno, accogliente, dal sapore retrò, in cui il sapiente utilizzo delle luci e dei materiali mette a proprio agio gli ospiti, rendendo protagonista il cibo.
L’ingresso è occupato dal bancone della macelleria che è l’origine degli ingredienti che ritroverete nel piatto, le comode sedute si prestano ad ogni tipo di desinare: dalla pausa pranzo alla serata informale in compagnia di amici.
In fondo la cucina a vista, in cui fa bella mostra un barbecue, in cui si potrà veder sfrigolare su un fuoco di ginestra dell’Etna, la bistecca scelta al bancone.
Rosario Pennisi, patriarca di questa famiglia che ha reso l’Etna il luogo conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo. Dopo aver passato l’infanzia nei pascoli e negli allevamenti, da adolescente entrò per la prima volta in una macelleria, per imparare il mestiere e 50 anni fa realizzò il suo sogno di aprire una macelleria tutta sua.
Ma non pensate che quella di Pennisi fosse semplicemente una macelleria, diventò presto punto di riferimento per intenditori e luogo di ristoro per chi si avventurava sulla montagna, e sempre più rivendita dei vini dell’Etna che, poco a poco, nascevano.
Così quando i figli entrarono a far parte dell’attività si è aggiunto il Bar Simpaty ed in fine lo Shalai, poco prima che l’Etna divenisse la meta dei viaggi del gusto e che fosse identificato come il terroir ideale per la vinificazione.
E così la famiglia Pennisi è diventata la guida per chi si volesse avventurare in questo territorio inesplorato e ricco di sorprese.
Davanti al banco di macelleria di Rosario Pennisi sono passate generazioni di giornalisti, da tutto il mondo, e lui senza mai posare il coltello, con cui taglia la carne, per realizzare la salsiccia al ceppo, sgranava i suoi racconti come si sgrana un rosario.
E racconto dopo racconto, ha sedotto torme di appassionati che giungevano nel suo negozio come in processione, per ascoltare consigli sulla cottura e sull’utilizzo migliore dei vari tagli della carne.
Aggiungere alla macelleria la cucina è stata dunque l’evoluzione naturale di un turismo, concepito come esperienza, che Rosario Pennisi aveva creato artigianalmente, quasi istintivamente.
Dietro il bancone, al suo fianco si trovano spesso il nipote Rosario e il figlio Luciano che si alternano anche in sala e allo Shalai, secondo le esigenze.
In cucina Giovanni Santoro, executive chef del ristorante Michelin dello Shalai, e il sous-chef Marco Frank D’Agati hanno ideato un menu che tende a valorizzare il territorio, a partire dagli ingredienti e dalle ricette, soprattutto quelle di famiglia.
Non solo carne ma anche primi a base di sughi e ragù tradizionali, carciofi, zuppe e tanto altro, secondo stagione.
Da grandi intenditori di carne hanno fatto di questo luogo, un vero e proprio tempio portando le migliori selezioni, ed utilizzando le più moderne tecniche per la frollatura, a vista.
Così si potrà scegliere da una luminosa vetrina la razza polacca, irlandese, chianina, scozzese o siciliana e il tempo di frollatura più adatto ai propri gusti.
Nel menu trovano posto anche ottimi panini e hamburger. Il panino, morbido e profumato, con semi accoglie gli ingredienti esclusivi. Da non perdere il Burger Pollo con sfilacci di pollo alla griglia, guanciale croccante e uovo fritto, un richiamo alla cucina made in USA, con ingredienti tutti locali.
L’hamburger è realizzato con manzo modicano (150 grammi) succulento e invitante, accostato a cetriolo sciroppato, pomodoro e cuore di lattuga. Il risultato è una perfetta sintesi di acidità e dolcezza, con note di affumicato non invadenti che rendono il tutto molto appetitoso.
Non rinunciate alle patatine fritte. Sono fresche, fritte alla perfezione: una invitante croccantezza dal sapore delicato.
Il tutto può essere accompagnato da una vasta cantina, curata da Leonardo Pennisi, in cui vengono valorizzati i vini dell’Etna, con verticali da brivido, tanta sicilia e molti vini internazionali di grande pregio. Non mancano le birre artigianali e una vasta e qualificata offerta di distillati. » Francesco Lauricella
12 febbraio 2018


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