Sono duecento le opere inedite di Damien Hirst ospitate a Venezia dallo scorso aprile. La mostra della stella britannica, arrivata in Laguna, racconta una nuova storia: la leggenda di un vascello carico di opere d’arte, gioielli e monete, naufragato 2000 anni fa e da lui “recuperato”.
“Credere in qualcosa è molto più forte e importante della verità” assicura Hirst che lancia così l’imponente esposizione veneziana, visitabile sino al 3 dicembre 2017.
‘Treasures from the Wreck of the Unbelievable’ – Tesori dal naufragio dell’Incredibile – costituisce la prima grande personale dedicata a Damien Hirst in Italia, dopo la retrospettiva presso il Museo Archeologico Nazionale di Napoli del 2004 (“The Agony and the Ecstasy”), ed è curata da Elena Geuna, già curatrice delle monografiche di Rudolf Stingel (2013) e Sigmar Polke (2016) presentate a Palazzo Grassi.
La mostra si estende lungo i cinquemila metri quadrati espositivi di Palazzo Grassi e Punta della Dogana, le due sedi veneziane della Pinault Collection che per la prima volta sono entrambe affidate a un singolo artista. Sulle pareti, le immagini mostrano i momenti del recupero, con sub all’opera nel disincagliare i tesori distribuiti nelle sale successive, in una traversata indefinita, senza tempo né filo conduttore.
‘Treasures from the Wreck of the Unbelievable’ è un progetto complesso e ambizioso, la cui realizzazione si è protratta lungo diversi anni. Eccezionale nelle dimensioni e nei propositi, la mostra racconta la storia dell’antico naufragio della grande nave ‘Unbelievable’ (Apistos il nome originale in greco antico) e ne espone il prezioso carico riscoperto: l’imponente collezione appartenuta al liberto Aulus Calidius Amotan, conosciuto come Cif Amotan II, destinata a un leggendario tempio dedicato al Dio Sole in oriente.
Damien Hirst nasce nel 1965 a Bristol, cresce a Leeds e dal 1986 al 1989 studia belle arti al Goldsmith College di Londra. Durante il suo secondo anno, Damien Hirst lavora all’organizzazione e alla curatela di “Freeze”, una mostra collettiva nota per essere stata il trampolino di lancio non solo per Hirst stesso, ma per un’intera generazione di giovani artisti britannici. Attualmente Damien Hirst vive e lavora tra Londra e Gloucester.
Dalla fine degli anni ‘80, Damien Hirst realizza una vasta serie di installazioni, sculture, dipinti e disegni con il fine di esplorare le complesse relazioni tra arte, bellezza, religione, scienza, vita e morte. Con i suoi lavori – tra cui l’iconico squalo in formaldeide The Physical Impossibility of Death in the Mind of Someone Living (1991) e For the Love of God (2007), calco in platino di un teschio tempestato di 8.601 purissimi diamanti – Damien Hirst sfida le certezze del mondo contemporaneo, esaminando tutte le incertezze insite nella natura dell’uomo.
Dal 1987 sono state organizzate in tutto il mondo oltre 90 mostre personali sull’artista; Damien Hirst ha partecipato, inoltre, a più di 300 mostre collettive. Nel 2012 la Tate Modern di Londra, in contemporanea con le Olimpiadi Culturali, ha presentato una grande retrospettiva sul lavoro dell’artista. Sono state organizzate mostre personali di Damien Hirst anche al Qatar Museums Authority, ALRIWAQ Doha (2013-2014), a Palazzo Vecchio, Firenze (2010), all’Oceanographic Museum, Monaco (2010), al Rijksmuseum, Amsterdam (2008), all’Astrup Fearnley Museet fur Moderne Kunst, Oslo (2005) e al Museo Archeologico Nazionale, Napoli (2004). Nel 1995 Damien Hirst vince il Turner Prize.» red
17 maggio 2017
‘Treasures from the Wreck of the Unbelievable’
Palazzo Grassi, Punta della Dogana
Dal 09 aprile al 3 dicembre 2017
Orari: Aperto dalle 10.00 alle 19.00 / chiuso il martedì
Ultimo ingresso alle 18.00
Per info: palazzograssi.it
telefono: 0039 041 2001 057
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