“L’epilogo della vicenda dell’Associazione Regionale Allevatori, con il passaggio all’AIA dei compiti che erano proprie dell’ARA, espone gli allevatori al rischio di non poter assolvere a quei bisogni di gestione quotidiana delle proprie aziende zootecniche: a partire dalla registrazione delle nascite, la movimentazione verso altri allevamenti o verso macello, le richieste marche auricolari, la mancata identificazione e il rilascio passaporti relativi agli equini o fascette per macellazione puledri”. A denunciarlo è Donatella Vanadia, vicepresidente della Cia di Catania.
“Sono tutte attività– spiega Donatella Vanadia – che richiedono di essere eseguite in modo telematico e in tempi brevi attraverso notifiche in una banca dati nazionale. La questione più importante riguarda però i controlli funzionali in azienda: gli allevatori, cioè, sono nell’impossibilità di poter proseguire le attività di selezione genetica dei propri capi, di gestione dei libri genealogici, dei registri di razza e di conseguenza vi è anche la impossibilità di accedere ai premi accoppiati riconosciuti dalla comunità europea per tutti i capi iscritti nei rispettivi libri genealogici o registri anagrafici, di fatto frenando il miglioramento genetico delle razze bovine ed ovine che è volto a migliorare le performance produttive delle aziende zootecniche”.
Sul tema è intervenuto anche il direttore della CIA, confederazione italiana agricoltori di Catania, Graziano Scardino. “Invito l’assessore all’Agricoltura Antonello Cracolici a trovare una soluzione celere a tutela degli allevatori – ha affermanto Scardino – il comparto zootecnico è attanagliato da uno stato di forte sofferenza, con il rischio di un ulteriore declino di un comparto già penalizzato per le difficoltà economiche, strutturali e climatiche da un lato; per le enormi difficoltà commerciali con le limitazioni al libero scambio causa vincoli sanitari (blue toungue) e per i ritardi nell’erogazione premi PAC ed il blocco dei pagamenti del PSR della regione Sicilia(Biologico ed Indennità Compensativa) dall’altro”.» red
28 marzo 2017
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