La nuova Sicilia e i successi imprenditoriali di un giovane manager siciliano: Ezio Lauricella ha presentato la nuova collezione del suo brand di borse Tarì rural design celebrando così l’ingegnosa operosità del valore artigiano in un progetto più ampio di rilancio della cultura locale
Dare voce all’artigianato locale, in modo da accendere i riflettori su un modus operandi unico, messo in ombra dalle multinazionali e dai sistemi industriali: questo l’obiettivo del giovane imprenditore agrigentino, selezionato da una celebre rivista americana nel 2014 tra i manager under 35 più promettenti d’Italia e premiato dalla Camera di Commercio, con il patrocinio del Ministero dello Sviluppo per essersi distinto sul versante dell’innovazione e dell’internazionalizzazione.
La volontà del fondatore di Tarì bags, unitamente a quella del suo staff è quella di valorizzare le antiche tradizioni artigianali che caratterizzano una certa produzione tutta siciliana, per garantire alla clientela non solo qualità, ma anche una proposta valoriale etica a cui aderire per una scelta consapevole e differenziante. Le borse sono studiate in ogni dettaglio: dalla scelta degli artigiani che lavorano accuratamente la pelle, il cuoio e i merletti, fino alla definizione del design, la supervisione di un management improntato alla sostenibilità e al rispetto della storia di Sicilia consente di intrecciare il concetto di moda agli aspetti territoriali.
I nomi delle borse tramandano la memoria di una Sicilia scomparsa, una Palermo che tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento aveva scelto il modernismo – la cosiddetta art-nouveau – per realizzare opere che mostrassero la ricchezza economica e culturale di una città, mostrata in tutto il suo splendore negli interni del Teatro Massimo. Palermo vede con Ernesto Basile il fiorire del liberty più elegante e raffinato, e con la mafia la cementificazione selvaggia di un sogno. Oggi queste suggestioni prendono nuovamente vita nel sogno lucido di questo giovane innovatore.
La nuova collezione è visitabile anche sul sito tarifashion.it » red
8 luglio 2016
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