Volcanic Wines 2016, i vini vulcanici conquistano il mondo

Volcanic Wines 2016, i vini vulcanici conquistano il mondo

A detta degli esperti del settore, esiste un fil rouge che unisce i vini nati su suoli vulcanici. Vitigni diversi, differenti latitudini ma caratteristiche comuni che si declinano in mineralità, sapidità e longevità, un mix che ha fatto dei ‘volcanic wines’ un punto di riferimento per gli appassionati di tutti i continenti. Con l’Italia che, come spesso accade nel settore enologico, conferma un ruolo di leadership grazie a una biodiversità che non conosce eguali e che spazia da Nord a Sud, da bianchi in grado di evolvere negli anni a rossi che uniscono struttura e freschezza. Un fenomeno, quello delle colture su suoli vulcanici, che riguarda 124 milioni di ettari nel mondo (4 volte l’estensione dell’Italia) e che offre caratteristiche di tale fertilità che, pur trattandosi dell’1% della superficie terrestre, garantisce addirittura il 10% del sostentamento dell’intera popolazione mondiale. Di questo e altro si parlerà nel corso di ‘Vulcanei’, tappa 2016 di ‘Volcanic Wines’, la manifestazione che da 4 anni racconta le eccellenze enoiche nate dai suoli vulcanici italiani. E che in questa quinta edizione si svolgerà presso il Castello del Catajo, nel cuore dei Colli Euganei, a Battaglia Terme (Padova), nelle giornate di sabato 21 e domenica 22 maggio.

Un appuntamento curato dal Consorzio di Tutela Vini Colli Euganei che vedrà la partecipazione – si legge in una nota – delle aziende che fanno parte dell’associazione ‘Volcanic Wines’, nata nel 2012 per iniziativa del Consorzio del Soave, e che riunisce i terroir della Penisola di origine vulcanica. Terreni preziosi che, caratterizzati dalla presenza di basalti e lapilli, con vigne arricchite da potassio, fosforo e magnesio che conferiscono alle uve caratteristiche uniche. L’associazione conta ad oggi ben 15 aree del territorio nazionale: Campi Flegrei, Colli Euganei, Etna, Frascati, Gambellara, Ischia, Lessini, Mogoro, Orvieto, Pantelleria, Pitigliano e Sovana, Soave, Tuscia, Vesuvio, Vulture.

Grande novità, per la prima volta ‘Volcanic Wines’ ospiterà delle guest star straniere, in particolare il Naturgarten Kaiserstuhl (Germania) e il Parc naturel régional des Volcans d’Auvergne (Francia), con i rispettivi produttori. Ma ovviamente saranno i vignaioli italiani a recitare un ruolo da assoluti protagonisti con 31 fra i migliori produttori euganei a fare gli onori di casa, mentre la bellissima sala della Pallacorda vedrà impegnati i produttori degli altri territori vulcanici italiani. Per far comprendere meglio l’unicità della propria terra, ogni cantina mostrerà ai visitatori un campione di terriccio, mentre un team di esperti guiderà dei laboratori di degustazione guidata. » red
22
maggio 2016

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