Vini, M5s: ok bozza Commissione Ue a tutela nome vitigni

Vini, M5s: ok bozza Commissione Ue a tutela nome vitigni

“Va nella giusta direzione” il documento di lavoro della Commissione europea per salvare Lambrusco, Sangiovese ed altri vitigni i cui nomi sono a rischio. Lo ha dichiarato l’europarlamentare Marco Zullo, componente del Movimento 5 Stelle in Commissione agricoltura del Parlamento europeo, secondo cui nel testo in preparazione alla Commissione Ue s’introduce una nuova formulazione della normativa che permetterebbe di tutelare anche le denominazioni che non sono accompagnate dal nome dell’aria geografica di produzione, come per “Lambrusco” piuttosto che “Lambrusco di Sorbara”.

“Oggi – ha spiegato  Zullo – se un viticoltore andaluso decidesse di ricorrere alla Corte di Giustizia Europea perché vuole scrivere in etichetta il nome Lambrusco, è molto probabile che vinca. Ma la bozza della Commissione prevede la protezione di questi vitigni dai ricorsi di produttori stranieri”, tramite “la revisione dei paragrafi 3 e 4 dell’articolo 62 par. 4 del regolamento Ue 607 del 2009 sulle denominazioni di origine e le indicazioni geografiche protette, nel cui elenco figurano per l’appunto anche Vermentino, Nebbiolo, Verdicchio e molti altri”.

Per Zullo dunque, in base al documento di lavoro dell’Esecutivo “non sarebbe più necessario che il nome del vitigno corrisponda al riferimento geografico della denominazione: una modifica che permette a tutti i vitigni in discussione di rimanere nella lista di quelli tutelati dall’Ue. Tuttavia “non si può cantare vittoria” aggiunge: “l’Esecutivo Ue non ha infatti blindato l’Allegato B, che elenca i nomi dei vitigni da tutelare. Sono poi da valutare gli eventuali rischi per altre produzioni con questa riformulazione normativa”. Il 18 dicembre scorso – conclude – è stato approvato a Ravarino (Modena) il primo documento italiano a difesa del Lambrusco, dove il Pd ha accolto le istanze di revisione proposte dal M5s”. » red
27 gennaio 2016



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