“La Sicilia sarà entro i prossimi dieci anni una delle zone più ricche e influenti di tutta Europa. Sarà così perché è scritto nelle cose. Ma se volete che accada davvero, dovete cominciare a raccontare le bellezze di quest’isola. Avete gli stessi chilometri di coste delle Canarie, ma il numero dei turisti che riuscite ad attirare è molto inferiore. La differenza sta tutta nella narrazione delle cose: un prodotto, un luogo, un servizio non esiste, se non viene narrato”.
Così Oscar Farinetti, ospite alla nona edizione di Best in Sicily che si è svolta ieri pomeriggio presso Norma a Catania, ha lanciato la sfida alla Sicilia e alle sue potenzialità durante la lezione su “Il piacere di narrare”.
“Non è difficile trovare le vie migliori per fare le cose e risolvere i problemi: basta copiare. Se fatto con umiltà e intelligenza- ha rincarato la dose Farinetti- è un atto poetico. Copiare non vuol dire, infatti, imitare, ma riadattare delle soluzioni che altri hanno sperimentato con successo”.
Anche quest’anno, sono state 14 le categorie premiate; ecco i nomi dei vincitori che hanno ritirato il premio:
MIGLIOR PRODUTTORE DI VINO: Vito Catania, Gulfi, Chiaramonte Gulfi (RG)
MIGLIOR PRODUTTORE DI OLIO: Carlino, Valparadiso, Naro (AG)
MIGLIOR PRODUTTORE DI FORMAGGIO: Biagio e Paolo Fioriglio, Mistretta (ME)
MIGLIOR MACELLAIO: Tino Pintaudi, macelleria Ti.Pi.Ca., Brolo (ME)
MIGLIORE PASTICCERIA: Dolcesalato, Modica (RG)
MIGLIORE ALBERGO: Baglio Sorìa, Trapani
MIGLIORE RISTORANTE: Cuvéè du Jour, Grand Hotel Villa Igiea, Palermo
MIGLIORE TRATTORIA: La Locanda del Colonnello, Modica (RG)
MIGLIORE PIZZERIA: In un Angolo di Mondo, Acireale (CT)
MIGLIORE FORNAIO: Tommaso Cannata (ME)
MIGLIORE BAR: Pasticceria Condorelli, Belpasso (CT)
MIGLIORE AZIENDA CONSERVIERA: Nutri Mare, Trappeto (PA)
MIGLIOR COMUNE PER L’OFFERTA ENOGASTRONOMICA: San Vito Lo Capo (TP)
MIGLIOR AMBASCIATORE SICILIANO DEL GUSTO NEL MONDO : Roy Paci
Roy Paci, scelto per la sua capacità di veicolare l’immagine della Sicilia nel mondo grazia alla sua musica, ha ritirato il premio tra gli applausi del pubblico: “Sono emozionato per questo riconoscimento- ha detto il musicista- perché per me il cibo è uno dei legami più forti con la mia terra. Sono felice anche perché questa è l’occasione per poter parlare di alimentazione. Il mio invito è di scegliere gli interlocutori giusti, in particolar modo i bambini”.
Fra i partner della manifestazione Le Soste di Ulisse, il presidente Ciccio Sultano ha ricordato l’importanza di “raccontare quella Sicilia che ci piace, capace di liberarsi dai cliché in cui la si vuole intrappolare e di raggiungere i massimi livelli nell’enogastronomia e nell’accoglienza”.
La manifestazione si è conclusa con due cooking show, dello chef Carmelo Trentacosti di Villa Igiea che ha preparato un risotto e dei cuochi e studenti di Jobbing Centre, ente dedicato alla formazione nel campo della ristorazione, che hanno reinventato la “scaccia” ragusana in versione street food. » red
27 gennaio 2016
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