Sarà la Nicro Costruzioni S.r.l., con sede in Cancello ed Arnone, a realizzare i lavori che permetteranno la riapertura al traffico del viadotto Petrulla
“L’intervento – da oltre 1 milione e 600 mila euro – riguarderà la ricostruzione della campata crollata, la riparazione degli impalcati esistenti, la sostituzione dei giunti ed il rifacimento della pavimentazione e della impermeabilizzazione dell’impalcato del viadotto `Petrulla` sulla strada statale 626/dir `Delle Valle del Salso`, in provincia di Agrigento” così si legge nella nota diffusa dall’ANAS, per dare notizia dell’esito della gara, pubblicato oggi sulla Gazzetta Ufficiale.
Per l’intervento che permetterà la riapertura del tratto stradale attualmente chiuso al traffico, l’ANAS ha investito una somma complessiva di Euro 1.605.752,12.
Ma l’ANAS risparmierà parecchio, perché rispetto aIl’importo soggetto a ribasso di Euro 1.465.752,12 le 34 offerte presentate, di cui 33 ammesse, hanno offerto ribassi superiori ad un terzo dell’importo a base d’asta.
L’impresa aggiudicataria, come si apprende dalla Gazzetta Ufficiale di oggi, è la Nicro Costruzioni S.r.l. con sede in Cancello ed Arnone (CE), che ha offerto il ribasso del -36.44700%.
“Cedimento strutturale” così venne spiegato il crollo del viadotto Lauricella della strada statale 626 all’altezza di Ravanusa, in località Petrulla.
Era il 7 luglio del 2014: due automobili precipitarono nel vuoto e diversi veicoli rimasero coinvolti, numerosi i feriti, fra cui anche una donna incinta e un bambino. Solo grazie a fortunate circostanze si evitò quella che poteva essere una tragedia.
Da quel giorno la strada è rimasta chiusa al traffico in entrambe le direzioni, rendendo necessario l’utilizzo di una vecchia ed inadeguata strada provinciale che ha reso particolarmente difficili i collegamenti in questa parte della Sicilia, non particolarmente ricca di infrastrutture.
Il viadotto crollò all’improvviso, fu un’implosione, il ponte venne giù come un quadro appeso alla parete: “Stanno lì attaccati al chiodo, nessuno gli fa niente, ma loro a un certo punto, fran, cadono giù, come sassi”.
“Nessun segnale di possibile cedimento, peraltro era emerso neppure nei recenti interventi di manutenzione sia ordinaria che straordinaria che hanno interessato il viadotto negli anni scorsi, con l’adeguamento delle barriere di sicurezza e, ancor più di recente, con la sostituzione dei giunti di dilatazione” così un comunicato l’ANAS; cercò di dare una risposta a quanti erano passati su quel viadotto nei giorni precedenti e avevano notato operai al lavoro, ovvero cantieri aperti.
Su cosa sia accaduto farà una commissione tecnica, nominata dall’ANAS, presieduta dal docente universitario Mario Paolo Petrangeli, esperto in ponti, che si è messa subito al lavoro. » red
11 novembre 2015
Comments are closed.