A 10 giorni dalla fine della prima edizione dello Shanghai Wine & Dine Festival, dove Vinitaly International ha organizzato il Padiglione nazionale italiano, è ora di bilanci. Ma fin da subito si possono affermare due cose: il Made in Italy enogastronomico gode di buona salute e il Festival che si è concluso può costituire un punto di riferimento in Cina. Secondo gli organizzatori nella tre giorni di Shanghai sono stati 70 mila i visitatori a Expo Park. Le masterclass, due dedicate ai vini italiani, hanno registrato il tutto esaurito e l’area italiana, insieme a quella giapponese, è stata la più visitata con stand presi d’assalto dal pubblico cinese. Il calendario fitto di appuntamenti del Vinitaly Lounge, le oltre 150 etichette di vini, le esclusive sul gelato con Fabbri e sul caffe con Illy, i 15 cuochi che si sono alternati sul palco con dimostrazioni culinarie e abbinamenti con i nostri vini, l’aperitivo in collaborazione con i media partner – spiega una nota – hanno fatto la differenza e hanno portato l’Italia a essere la prima scelta dei visitatori.
“L’esperienza del Wine and Dine Festival sembra davvero interessante, volevamo proprio creare un evento di questa natura a Shanghai, una piazza dove abbinare cibo e vino è stata la chiave giusta per approcciare una popolazione molto vasta e attirare l’attenzione di consumatori molto interessati”, afferma Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere.
“Bella l’idea di creare una sorta di street food incline alle abitudini culinarie cinesi con il cibo italiano. Ne consegue anche il facile accostamento con il vino, che qui può avere molto successo sia grazie alla sua qualità che alla sua diversità, oltre che al prezzo. Vinitaly amplia così ulteriormente la sua gamma di offerta in Cina”. “L’Italia ha una sorta di autorità morale per unire tutti gli importatori e di creare un minimo di massa critica fondamentale in un Paese così grande quale è la Cina. Vinitaly International ha la funzione di catalizzatore anche per quanto riguarda l’aspetto dell’educazione al vino italiano in modo tale da poter aumentare le vendite in Cina”, dichiara il console generale d’Italia a Shanghai Stefano Beltrame. » red
30 settembre 2015
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