E’ con il “festival delle primizie” che si sta celebrando in questi giorni la frutta fresca tunisina al Cluster BioMediterraneo dell’Expo 2015, in occasione del National Day della Tunisia del 25, 26, 27 maggio. Per i primi due giorni percorsi educativi per i bambini delle scuole sulle tecniche semplificate per la scultura con la frutta, showcooking con frutta di stagione aromatizzata al rosmarino, bar per la preparazione di succhi e frullati, pancakes party e la dimostrazione artistica delle sculture di frutta (VIDEO). In particolare la Tunisia festeggia la sua festa nazionale il 27 maggio con la presenza del Presidente del Consiglio Mr. Habib Essid.
Il capo del governo della Tunisia è già arrivato in Italia e ha visitato l’Expo 2015 e ha definito “impressionante” il giro tra i diversi padiglioni. Alla vigilia della giornata che l’esposizione universale dedicherà al suo Paese, il primo ministro tunisino ha iniziato il suo cammino dal padiglione dell’Italia, nel quale ha incontrato il commissario Diana Bracco. “Sono poi rimasto colpito – ha detto il premier tunisino – dall’organizzazione e dalla bellezza del sito espositivo, segno della laboriosità e dell’ingegno degli italiani. Nel partecipare a questo evento la Tunisia, con la sua storia millenaria di Paese crocevia del Mediterraneo, avanza la propria proposta per la maggiore sfida per l’umanità: il cibo per tutti”. La visita di Essid, in carica da circa tre mesi, è proseguita nel padiglione del suo Paese, all’interno del Cluster Biomediterraneo, e poi in quelli di Algeria, Marocco e Emirati arabi.
“E’ un’Expo eccezionale, sono impressionato – ha aggiunto – in particolare dal padiglione dell’Italia. Avevo visitato quello di Shanghai nel 2010 e mi ero fatto un’altra idea: è completamente diverso. Sono molto contento anche di quello della Tunisia, che ha trasformato il deserto in qualcosa di bello”. Il primo ministro ha quindi ringraziato “tutti coloro che hanno reso possibile l’allestimento di questo evento che farà di Milano una delle città più visitate del mondo” e ha osservato che è “molto bello poter passare, in pochi passi, dal Marocco, all’Italia, alla Tunisia“.
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