Mauro Tarantini, in arte Jo Tarantino, è un famoso cabarettista e un giocatore professionista di poker, sebbene la lista delle sue attività non si esaurisce qui. Mauro è eclettico e professionale in tutto quello che fa e al riguardo potremmo dire che buon sangue non mente: nonostante sia nato a Torino le origini siciliane sono impresse nel suo dna e nella sua arte.
Jo Tarantino calca il palcoscenico da quando aveva 15 anni e al ruolo di comico ha aggiunto nel tempo quello di presentatore. Zelig, Cab 41 e Comedy Central sono soltanto i nomi più illustri presenti nel curriculum del comico dalle origini siciliane il quale, nel 1998, inizia un’esperienza spagnola che lo proietta in tv come opinionista e naturalmente come comico. I più conoscono il suo lato artistico, quello legato a Jo Tarantino, ma forse ignorano la maestria con la quale Tarantini gioca a poker e ha raggiunto alti livelli.
A proposito di questo aspetto meno noto al grande pubblico, Mauro ha raccontato la sua vita al tavolo verde in una recente intervista per il sito di PokerStars Italia. «Il poker, per me, è un secondo lavoro» è l’esordio con cui Tarantini fuga ogni dubbio sul tempo dedicato a questa disciplina e sulla resa che ne deriva. I tornei online su PokerStars, quelli con centinaia di partecipanti come i Sunday Special e i Night On Stars, gli hanno insegnato il gioco e lo hanno rodato; poi sono arrivati i tornei live e l’ultima avventura rilevante in ordine cronologico risale all’Italian Poker Tour (IPT), svoltosi a Malta nel marzo scorso.
Il torneo principale dell’IPT gli è valso l’11esimo posto (su 1.285 giocatori totali) e una vincita di 13.700 euro che, sommata ai guadagni live collezionati dal 2010 fino a oggi, dà vita a un bottino di 74.444 dollari. Tarantini ha sfiorato il tavolo finale dell’IPT dopo aver giocato egregiamente le prime fasi del torneo e aver piazzato un bluff vincendo un piatto da 10.000 chip. In carriera non gli sono certo mancati i primi posti e ben due risalgono al febbraio scorso, quando Mauro ha sbaragliato la concorrenza nei tornei Only the Barracudas 10 prima e nel Super 8 che si sono tenuti al casinò di Campione d’Italia, vincendo inoltre la partecipazione al Main Event delle World Series Of Poker 2015, uno degli eventi pokeristici più ambìti di tutto il mondo.
Il suo gioco è rispettoso e allo stesso tempo vigile: «Non odio nessuno, non insulto nessuno, son tutti bravi, ma soprattutto non do tell» dichiara nell’intervista, rivelando di fare molta attenzione alle espressioni, ai movimenti, ai respiri, dunque a tutto quello che rientra nell’ambito dei tell, i quali potrebbero avvantaggiare gli avversari. Sono molti i pokeristi che, con più o meno successo, si controllano per non rivelare agli altri giocatori le proprie emozioni ed è certo che un attore della risma di Tarantini riesca al meglio in questa pratica.
Molti sono i motivi che hanno reso il poker una passione ormai imprescindibile per Mauro. In primis c’è la sfida contro un altro essere umano e non contro una macchina o il banco: «Il poker è bellissimo, giochi contro le persone e la fortuna aiuta gli audaci, ma l’abilità conta» afferma il siculo-piemontese. Poi si aggiungono il tenere la mente allenata, dato che i calcoli relativi alle percentuali di successo e a quanto puntare in un certo momento ricorrono ad ogni mano, la socializzazione con chi condivide la sua stessa passione ma proviene da tutt’altro luogo d’Italia o della Terra e il piacere fine a se stesso, che Mauro spiega con la massima di Aristotele «il gioco è gioia».
» Redazione
6 maggio 2015
Comments are closed.