Lunedì 15 settembre 2014 alle ore 18.00 presso Museo Civico di Santo Spirito, il Commissario Straordinario del Comune di Agrigento Luciana Giammanco e la direttrice del Museo archeologico di Agrigento Gabriella Costantino,inaugureranno la mostra Il visibile è l’invisibile di Emanuele India.
La mostra, realizzata presso il complesso monumentale di Santo Spirito è organizzata dal Comune di Agrigento e dal Museo Archeologico Regionale di Agrigento con il patrocinio del Museo Diocesano e dell’Università di Palermo.
Saranno presenti, inoltre, l’ing. Salvatore Giglione – dirigente dell’Assessorato Regionale ai Beni Culturali, Don Giuseppe Pontillo del Museo Diocesano di Agrigento e la prof.ssa Elisa Chiara Portale dell’Università di Palermo.
L’arte di Emanuele India, nasce con l’uomo, dalla sua esigenza di comunicare non un linguaggio diretto, gestuale o verbale rivolto a fini pratici, bensì capace di attivare soprattutto i livelli emotivi, suscitando il desiderio di riconoscere o di essere riconosciuti.
Nel libro – in particolare in quello antico – si congiungono due nature: una intellettuale, che presenta e veicola il pensiero dell’autore (il consueto oggetto di attenzione); un’altra materiale, meno indagata, quella che trasmette informazioni sulle tecniche produttive e di lavorazione proprie del tempo in cui il manufatto fu realizzato: dalla carta inchiostrata di caratteri, all’impaginazione e, nel caso delle legature, dalle tecniche di lavorazione di cuoio, pelli e pergamene, a quelle di impressione dei fregi e delle dorature.
È da questa attenta e precisa analisi che scaturisce l’apprendimento e la conoscenza per creare il procedimento attraverso il quale realizzare il “Mandala”, eseguito meticolosamente a mano. La tecnica e la materia prima impiegata, e il processo produttivo, identificano la produzione artistica, legata strettamente alla storia della tradizione siciliana.
L’opera è realizzata su supporto ligneo in massello tornito a mano di forma circolare e ricoperto in pelle di vitello a concia vegetale al tannino. La decorazione è eseguita con punzoni a caldo, cesellata e sbalzata a bulino. Il campo è dorato con oro zecchino e dipinto con pigmenti colorati naturali fissati con resine.L’artista nasce a Palermo (dove vive e opera) nel 1960, si avvicina all’arte da autodidatta cercando di tradurre le proprie intuizioni in un lavoro che dà vita alla sua appassionata propensione alla materia e alla manualità.
Emanuele India è un artista/ artigiano dedito a elaborare e far rivivere le tecniche antiche impiegate nella produzione artistico/ letteraria, legata alla storia e alla tradizione della Sicilia. Le sue opere sono frutto di una lavorazione meticolosa e certosina su pezzi di cuoio applicati su supporti di legno circolare; su questi incide sigilli da lui stesso realizzati e resi incandescenti dal fuoco.
La mostra resterà aperta dal 15 settembre al 14 novembre 2014 con apertura al pubblico il lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 9,00 alle ore 13,00 e il martedì e giovedì dalle ore 9,00 alle ore 13,00 e dalle ore 15,00 alle 19,00. » red
14 settembre 2014
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