Presentato oggi alla Provincia di Agrigento il Premio Letterario “Giudici Saetta e Livatino” in memoria dei due magistrati uccisi dalla mafia.
L’iniziativa, alla sua prima edizione, è rivolta agli studenti degli istituti di istruzione di secondo grado ed è stata promossa dall’Assessorato istruzione e politiche scolastiche con il patrocinio del Ministero della Giustizia e dell’Ufficio Scolastico Regionale della Sicilia ed è sponsorizzato dalla Banca di Credito cooperativo San Francesco di Canicattì, città natale dei due magistrati uccisi.
A fare gli onori di casa il Presidente della Provincia, Eugenio D’Orsi e l’assessore all’istruzione Gaetano Cani. Presenti il Prefetto Umberto Postiglione, il Presidente della banca canicattinese Vito Augello, il presidente della Commissione per la valutazione degli elaborati Nicolò Lombardo ed i componenti la stessa commissione, Zino Pecoraro, Gaetano Augello, Carmelo Sciascia Canonizzato e Giovanni Tesé. Presenti numerosi dirigenti scolastici e docenti delle scuole di Agrigento e di alcuni comuni della provincia.
L’iniziativa ha quindi come scopo principale incentivare, attraverso la riflessione e la comprensione profonda dei tragici avvenimenti, una forte presa di coscienza da parte dei giovani che le mafie si vincono solo se alla repressione si accompagni un totale rifiuto della mentalità mafiosa da parte di tutta la società civile.
Il premio è riservato a tutti gli studenti che frequentano gli istituti di secondo grado della provincia di Agrigento, statali e paritari, i quali saranno impegnati nella composizione libera di lavori che siano il frutto di un’analisi approfondita del fenomeno. I ragazzi dovranno elaborare una poesia, oppure un racconto o il testo di una canzone o in alternativa una composizione multimediale. I lavori dovranno essere individuali e soprattutto inediti. Una deroga al gruppo, per un massimo di cinque studenti, è data per l’elaborazione della canzone o della composizione multimediale.
Il premio letterario intitolato ai giudici Antonino Saetta e Rosario Livatino, si inserisce nell’ambito di un percorso intrapreso dalla Provinciale su impulso del presidente D’Orsi, in favore dei giovani per sensibilizzarli ad una più concreta cultura antimafia e più in generale contro ogni forma di violenza.
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