Manuel Rinaldi è un cantautore emiliano originario di Guastalla e sono anni che coltiva la sua passione il suo talento, esprimendosi in musica e vivendo delle sue canzoni, oltre che con loro e per loro.
Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con lui a proposito del suo primo album da solista, intitolato “10 minuti”.
Come è nato “Cioccolata” e com’è il tuo processo di scrittura?
“Cioccolata” è una canzone che io avevo scritto cinque o sei anni fa e l’avevo lasciata lì; l’ho ripresa in mano perché veniva da un momento di insicurezza e andava lavorata un po’. Come tutte le mie canzoni, è nata senza un motivo in particolare: non ho un processo di scrittura fisso, ma diciamo che la mia casa è piena di chitarre, ogni tanto ne prendo una, inizio a suonare accordi casuali e quando trovo un giro che mi piace e che mi emoziona ci lavoro sopra. Le canzoni mi nascono così: se non mi piace subito la lascio lì e vado avanti.
Punti di riferimento artistici musicali e non?
Musicali, se parliamo dello scenario italiano, ho sempre adorato e adoro tuttora quei cantautori “fuori dagli schemi”, perché mi piacciono quei cantautori che non sono mai stati nei clichés italiani. Purtroppo in Italia a volte abbiamo questa cosa che la sonorità devono essere di un certo tipo, così come la stesura del testo, o la voce deve avere una certa estensione… Io sono completamente fuori da questi scenari, perciò i vari Vasco, piuttosto che Rino Gaetano, De Andrè e tutti questi personaggi qui hanno sempre detto e cantato le loro cose alla loro maniera! Ho sempre avuto bisogno di ascoltare qualcosa che mi emozionasse con qualcosa d’altro rispetto a dei gorgheggi! A volte ci sono dei testi in cui ci sono lunghi chilometri di parole per non dire nulla: a me piacciono quei testi dove, tra le righe, trovi quella provocazione che vale davvero tutto.
Il grande Battisti stesso, che tutti conoscono per “La Canzone Del Sole”, in diversi album era estremamente innovativo e fuori dagli schemi, spesso criticato per la sua voce, però intanto guarda cosa ti tira fuori! Non dimentichiamo poi il grande Battiato, che anche lui è un personaggio scomodo! Se parliamo di riferimenti stranieri io in questo momento ascolto molto i Killers, gli Arctic Monkeys, i Travis… ci sono dei riferimenti che hanno dato e stanno dando qualcosa di innovativo, sempre in quello scenario che piace a me, ecco!
Sogni nel cassetto e progetti a breve termine?
Progetti a breve termine, finita la promozione del disco, stiamo vedendo di mettere in piedi un tour però il live per me è estremante importante, ci sono molto legato: è il coronamento di quello che tu hai fatto, però nello stesso tempo non ho voglia di fare dei live perché li devo fare “per forza”. Suono se ci sono le condizioni per suonare: suonare in condizioni che non permettono la buona riuscita del concerto non ha senso. Sto già lavorando al nuovo album, nel frattempo, di conseguenza a fine 2015 uscirà un nuovo album. » Chiara Colasanti
TW @lady_iron
18 gennaio 2015
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